Il 6 aprile sono stato invitato ad Asti, ad animare un incontro di formazione della Società Internazionale Missionaria intitolato “Stereotipi sull’Africa e sugli africani: quali sono e come andare oltre”. Abbiamo parlato di alcuni equivoci di fondo sull’Africa e sulle società africane, di come siano nati e si riproducano questi equivoci, di cosa si possa fare per superarli. Un gruppo splendido, una discussione molto partecipata. Ringrazio ancora Deborah Buselli di questo invito. Su “Corriere Immigrazione” è stata pubblicata una mia breve sintesi dell’incontro.
Nella foto, un momento dell’incontro di Asti
Immagine dell'Africa 
Ciao Daniele, ho letto l’articolo e fa estremamente piacere leggere di attività che vanno nella direzione giusta, la conoscenza! Vorrei dire una cosa “rivoluzionaria” nella sua disarmante semplicità: il problema lo abbiamo noi, nel senso che siamo noi che ignoriamo e allora basta parlare dell’Africa come “portatrice sana o malata di stereotipi”! Imbarchiamoci in un’altra impresa: mettiamoci a gridare che siamo ignoranti, che non viaggiamo e quando lo facciamo è solo per cambiare aria. Quando andiamo nelle scuole ( sede migliore non esiste di certo) mettiamo il coltello nella piaga, basta cercare di sfatare stereotipi, proviamo ad indurre nelle persone l’esame di coscienza. Ci vorrebbe qualcosa che ci mettesse in continuazione nella condizione di fare brutta figura a causa della nostra scarsa conoscenza del prossimo.
Scrivo e me ne scuso, sull’onda dell’ennesima aberrazione letta in rete, dove vige la regola del vogliamoci bene e del non provare mai ad inculcare il dubbio nella mandria. Spero di non essere frainteso.
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Grazie Enrico, sempre attento a questi temi. Sono d’accordo, specie sul fatto che il dubbio va inculcato sempre, in ogni modo e in ogni sede possibile.
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mi piacerebbe leggere la sintesi dell’incontro ma il link non funziona
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